martedì 14 ottobre 2014

SUMMER CROCHETED SHAWL

Prima di partire per le vacanze estive avevo fatto un po' di buoni propositi che però non sono riuscita a mantenere:
avrei dovuto finire Profumo di lavanda; e anche la Sky stole, poi mi ero lanciata in un lavoro all'uncinetto, uno scialle tutto in cotone.
Ebbene, non sono riuscita a portare a termine nessuno di questi lavori durante la permanenza a Spotorno.
Perché?
Mi sono lasciata distrarre da un altro passatempo che avevo dimenticato, la lettura.
Niente di particolarmente impegnativo per carità.
Chi mi conosce sa che sono un'accanita fruitrice di crime fiction, crime novels, medical drama.
A partire dai tempi delle scuole medie, quando, tornando a casa per pranzo, invece di studiare, passavo gran parte del pomeriggio a guardare il Dr. Quincy, e altre amenità del genere, le Charlie's Angels per esempio.
Da allora i tempi sono cambiati ed in tv i vari CSI, Bones, Rizzoli and Isles, Body of Proof la fanno da padrone.
Scienza, tecnologia e medicina sono  notevolmente evolute e così la nostra conoscenza delle tecniche di investigazione!
Ma oltre alla tv anche la letteratura si occupa di patologia legale e medicina forense e la più famosa, con oltre 100 milioni di libri venduti in tutto il mondo, scrittrice del settore è Patricia Cornwell.
Siamo all'avventura n. 22 (in uscita a novembre negli Usa, nel nuovo anno da noi) per la sua eroina Kay Scarpetta.
A partire dal 1990, con Postmortem, l'anatomopatologa più famosa al mondo ci spiega la scienza forense e ci coinvolge nelle sue indagini.
Avevo già letto alcune delle avventure di Kay, ma quest'estate le ho riprese, ho acquistato i libri che mi mancavano e li ho letti tutti in ordine (perché hanno un ordine!!).
21 libri in 9 settimane. Non c'era proprio tempo per la maglia o l'uncinetto!!

Ma una volta terminata la serie infinita di autopsie e criminali seriali ho ripreso in mano l'uncinetto.
Ed eccolo scialle terminato.




martedì 7 ottobre 2014

IL PRANZO DELLE ZIE


Lo sappiamo tutti quanto il tempo corra veloce, portandosi via i ricordi di una vita.
Tentare di fermarlo é come afferrare manciate di sabbia; non rimane a lungo tra le dita, scivola via.

Ho la fortuna di frequentare ancora, anche se meno spesso di quanto mi piacerebbe, alcune delle compagne di scuola delle superiori.
Agli inizi, appena diplomate, riuscivamo a vederci anche una volta al mese. Poi sono venuti i mariti, i figli, il lavoro. 
Qualcuna, me compresa, si è trasferita fuori Milano, ed incontrarsi è diventato più difficile.
Ma non impossibile!
Ebbene sabato il tempo è tornato indietro di quasi 28 anni.
Sono tornata ai tempi della scuola, agli anni '80, al diploma.
E' bastata una giornata di inizio autunno, non troppo freddo, una tavolata in giardino, un addetto al barbeque compiacente (ha dovuto giurare di non divulgare quanto sentito durante il pomeriggio, pena la fustigazione), 7 zie (l'età è quella), e ci siamo ritrovate come se il tempo si fosse davvero fermato.
A dire il vero i segni dell'età si fanno sentire; la memoria non è più quella di una volta, gli acciacchi fisici ci sono, gli argomenti di conversazione sono cambiati, ma lo spirito e la "stupidera" sono esattamente gli stessi.
Insieme si torna adolescenti.
Vorrei un sabato così ogni settimana!! Lontano dal lavoro, dal marito, dai figli e dalla casa.
Un sabato tra ragazze, a sparlare degli assenti, a ricordare le scemenze dette e fatte a scuola ed a farne di nuove.

Grazie ragazze per averlo reso possibile.
Rifacciamolo presto, vi prego!!


Ecco il gruppo al completo, siamo in poche ma buone!

 La tavola.